È giorno di Strillone: gli strilli della settimana, per voi, dal marciapiede di via Conte Rosso.
Sabato 14 dicembre, dalle 11
Linkiesta Etc in Aedicola
Con Valentina Ardia e Alessia Delisi
Ci eravamo ripromessi di diradare gli appuntamenti sul marciapiede di via Conte Rosso. Il freddo, le giornate che si accorciano, la nebbia milanese che fa capolino: l’inverno grida calduccio e copertina. Ci eravamo ripromessi di aspettare la primavera. Ma non abbiamo saputo resistere.
La mattina del 14 dicembre, con il Sabato di Lambrate che anima la via, passeranno a trovarci gli amici di Linkiesta, realtà giornalistica d’analisi e approfondimento fondata nel 2011 e diretta da Christian Rocca. Sotto i battenti dell’Aedicola presenteranno il loro magazine dedicato al mondo del lifestyle, Linkiesta Etc, una finestra aperta su arte, moda, fotografia, design, viaggio, cultura e filosofia. Valentina Ardia, editor in chief, e Alessia Delisi, giornalista di design, racconteranno l’ultimo numero della rivista, Retro-Future, che esplora il tema e il sentimento della nostalgia attraverso un percorso che si snoda tra moda, AI, archivi, editoria e musica. Una piccola anticipazione? Ce l’ha data proprio Valentina Ardia:
“Ci siamo chiesti se l’uomo non sia altro che un animale nostalgico, che non sa vivere del solo presente, ma viaggia sempre tra l’attesa (futuro) e la nostalgia delle origini (passato). Siamo andati ad indagare oltre la patina dei ricordi, scandagliando tra sogni, odori e pensieri nuovi. Questo percorso ha generato una sensazione di spaesamento e fascinazione, simile a quella per cui lo scrittore John Koenig ha coniato il neologismo “anemoia”, la nostalgia per un tempo che non si è mai vissuto”.
Sottochiosco
L’attualità che passa di qua
Francia: patria della grande Republique, della Rivoluzione e del camembert.
Il camembert ha già oggi problemi a causa del cambiamento climatico, la rivoluzione è finita da più di duecento anni… e la Republique?
Facciamo una sintesi degli ultimi mesi.
Macron, presidente in carica, perde a bomba le elezioni europee del 9 giugno.
Il giorno dopo, convoca elezioni legislative anticipate in tre settimane. Panico.
La sinistra annuncia, nell’incredulità dei propri sostenitori, che farà un’unione politico-elettorale. Il presidente dei gaullisti (destra) dichiara che si alleeranno con il fronte nazionale (estrema destra). I suoi si ribellano e lo sfiduciano. Lui si barrica nella sede per non far tenere la riunione, ma si dimentica che anche altri hanno le chiavi. Entrano e viene espulso. Fa ricorso in tribunale. Il tribunale annulla l'espulsione. Alla fine, offeso, farà una sua lista (che andrà malino).
Intanto, la nipote della Le Pen (curiosamente, moglie di un ex consigliere di zona milanese), uscita dal fronte nazionale qualche anno fa e neoeletta in Europa per un'altra lista di estrema destra capeggiata da un giornalista di origine ebreo-marocchina (sì, è così), rinnega il nuovo partito e rientra con la zia per affrontare una campagna elettorale che sembra già vinta.
Stranamente, tutte le liste/partiti di centro sinistra (vero, lo so che in Italia non ci si crede) effettivamente concludono un patto con anche un programma comune e formano il Nuovo Fronte Popolare. Si tengono le elezioni: al primo turno, il fronte nazionale è saldamente in vantaggio e gli champagne sono già nei frigò un peu facho. Al secondo, invece, il NFP ottiene la maggioranza relativa dei seggi e il fronte nazionale si tiene lo champagne per i brindisi di Natale (o per i Mondiali, noi non ce lo ricordiamo più). Il parlamento è diviso in tre blocchi e nessuno ha la maggioranza. Macron, che ha perso ancora peggio che alle europee, a sorpresa, affida il compito di formare il governo a un uomo della destra gaullista che tenta di coinvolgere la Le Pen. Lei sorride, finge, ci sto, fammi sognare… e alla fine lo scarica e vota la mozione di sfiducia delle sinistre. Il governo cade e non riesce ad approvare la legge di bilancio. Macron dice che lui resta al suo posto e apre alla sinistra che, per coerenza storica, ora sente il dovere di dividersi di fronte alle avversità.
Cosa succederà ancora?
J.C.
Domenica 15 dicembre, dalle 10 alle 12
Lavoriamo la cera… e aspettiamo il Natale – Laboratorio per bambine e bambini dai 3 ai 7 anni
Con le maestre della Scuola Rudolf Steiner
Il Natale si è intrufolato in via Conte Rosso, una luminaria dopo l’altra. Nelle case si addobbano alberi e si scrivono letterine, per strada si vedono già i panettoni sbucare dalle buste della spesa. In Aedicola, per ingannare l’attesa più dolce dell’anno, teniamo le mani occupate. Domenica 15 dicembre le maestre della Scuola Rudolf Steiner di via Clericetti allestiranno un laboratorio artistico-pedagogico di modellaggio con cera d’api proprio a due passi dal nostro chiosco, nello spiazzo all’incrocio tra via Conte Rosso e via Rimembranze di Lambrate. Bambine e bambini dai 3 ai 7 anni potranno divertirsi scaldando pezzetti di cera colorata tra le dita e applicandoli su tavolette di legno per comporre piccoli quadretti natalizi da portare a casa. Si lavorerà tutti insieme all’aperto, per cui il consiglio è di avvolgersi in maglioni caldi, sciarpe e berretti. Al resto, ci pensiamo noi: per tutta la durata del laboratorio, infatti, grandi e piccini potranno scaldarsi sorseggiando una tisana made in Aedicola.
Sabato 21 dicembre, dalle 11
Tazizine in Aedicola
Con Luca Barcellona
Una Milano di sbieco, sghemba, che si sente di più dove meno si guarda. Sfogliare una delle fanzine del collettivo indipendente Tazizine è un po’ come fare amicizia con la città un angolo alla volta. Stampate in tiratura limitata, come se dovessero passare di mano in mano, le produzioni editoriali di Tazizine raccontano Milano attraverso i suoi teatri, le sue “vedovelle” (le tipiche fontanelle verde lucertola), i film che l’hanno ritratta, il microcosmo sociale e linguistico della “ligera”. E dove parlarne, se non sul marciapiede di via Conte Rosso? Sabato 21 dicembre, in mattinata, i membri del collettivo presenteranno il loro progetto, con un occhio di riguardo per l’ultima pubblicazione: “Bean One – Sketch Therapy 2000-2024”, 160 pagine per ripercorrere 24 anni del lavoro creativo dell’artista, graphic designer e fiore all’occhiello della calligrafia italiana Luca Barcellona.
Questa non è una newsletter. O meglio, lo è senza esserlo troppo. Avete presente le bacheche in legno e sughero, quelle con i fogli in equilibrio precario appesi a puntine che gridano aiuto?
Ecco, il nostro Strillone lo immaginiamo così.
Ci scriviamo gli appuntamenti in arrivo, le avventure collettive di via Conte Rosso, e lo consideriamo il messaggero di casa: ha il compito (mai troppo banale) di bussare alle porte di tutti, di intrufolarsi nelle caselle di posta e seminare curiosità. Una volta alla settimana, o giù di lì, imbocca i cunicoli del web e si appiccica alle vostre “mail in arrivo” portandosi dietro un pezzettino del nostro calendario eventi.